• Portata: Antipasti
  • Difficoltà: Intermedia
  • Preparazione: 15 min
  • Cottura: 10 min

Ecco la seconda ricetta Del Ristorante Giardino, un classico del menu che potete degustare a S.Lorenzo dove Massimo Biagiali vi aspetta.

Sotto termini regionali diversi e racchiusa la stessa leccornia che utilizza il mosto ed ha origini antichissime.
Sapa, Saba e Vincotto

Alcuni lo chiamano miele d’uva.
Conosciuta anche al tempo dei romani (latino sapa) e gli spagnoli saba che la usavano al posto del miele.
Mise en place per 4 persone

Per l’involtino:

  •  2 melanzane
  •  sale
  •  olio extravergine di oliva

Per la farcia:

  •  200 gr. di ricotta
  •  600 gr. di pecorino tagliato a dadini

Per la salsa:

  •  2 tuorli
  •  50 gr di sapa
  •  100 ml di brodo vegetale
  •  sale

Esecuzione:

Affettare finemente le melanzane nel senso della loro lunghezza, metterle sotto sale e poca acqua per circa 15 minuti. Fate quindi sgocciolare l’eccesso d’acqua, cuocere le melanzane in una padella antiaderente per circa 5 minuti, oppure disponetele in una teglia, insaporitele con poco olio e sale, cuocetele in forno per 10 minuti coperte con la carta da forno.

In una terrina preparate la farcia mescolando la ricotta, il pecorino e l’erba cipollina sminuzzata, salate e pepate. Togliete le melanzane dal forno ed all’estremità di ogni fetta mettete un cucchiaio di farcia, arrotolate quindi le melanzane formando degli involtini che mettete in una teglia rivestita con carta da forno.

Per la salsa sbattete i 2 tuorli con il sale ed il pepe, unite la sapa ed il brodo, mescolate il tutto e fate scaldare per pochi minuti in bagnomaria. Passate al grill del forno gli involtini per 5 minuti e serviteli accompagnati dalla salsa di marsala.

La Sapa è un mosto “COTTO” lasciato ritirare a fuoco lento, e veniva utilizzato come condimento dolcificante per dolci, ma usato anche per la polenta e altri piatti. Cuocere il vino , invece, era una pratica della zona di Loro Piceno , per preservarlo dall’acetificazione. Gli usi erano molteplici e praticamente accompagnava la vita dell’uomo dalla nascita alla morte, scandendo a seconda dell’utilizzo le stagioni della vita.

Alla prossima ricetta, ringrazio il Giardino e Massimo per la concessione delle ricette, vi aspetto i prossimi giorni con altre novità.

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