• Portata: La Pasticceria
  • Difficoltà: Facile
  • Preparazione: 15 min
  • Cottura: 35 min

Soffice ma compatto

Una delle preparazioni di base che più  si utilizza in pasticceria, richiede nella fase di preparazione alcune semplici regole da rispettare.

  • Uova perlomeno a temperatura ambiente
    Per riuscire a montare meglio le uova una volta aggiunto lo zucchero potrebbero essere portate anche a una temperatura di 35°C fino a un massimo di 40°C sempre mescolando prima di inserire il composto in planetaria, o prima di lavorare con le frustine elettriche.
  • La farina dovrà essere sempre setacciata in modo da renderla il più fine possibile.
  • Preriscaldare il forno a 170°C.
  • Avere una tortiera imburrata e infarinata.
  • Non aprire mai il forno durante la cottura almeno per i primi 25 minuti.

Molto bene Triglia ma la ricetta…..

Siete impazienti ragazzi, ok eccola.

Mise en place

  • Uova n 5
  • Zucchero semolato g 160
  • Farina 00 g 160
  • Burro q.b.
  • Aromi scorza di limone, vanillina q.b.

Miscelare le uova con lo zucchero e riscaldare in un fornello a fiamma bassa fino al raggiungimento di 30°-40°C.

Sbattere in planetaria le uova riscaldate con lo zucchero ottenendo un impasto stabile e che avrà triplicato il suo volume.

L’impasto in questa fase incorporerà aria la quale durante la cottura servirà come agente lievitante.

Aggiungere la farina setacciata, gli aromi aiutandosi con una spatola e girando dal basso verso l’alto, in modo tale da inglobare la farina velocemente ma senza schiacciare il composto.

Riempire lo stampo imburrato e infarinato, cuocere in forno preriscaldato a 170°C per 30-35 minuti.

A questo impasto di base si possono aggiungere altri ingredienti, ma inevitabilmente ognuno di essi modificherà la struttura e il sapore del nostro dolce.

Burro, circa 40 grammi andrà aggiunto fuso e tiepido a una parte dell’impasto e poi incorporato con il resto.

Cacao o cioccolato fondente, massimo 15 grammi che dovranno essere dedotti dal peso della farina.

Miele, non deve superare il 10% del peso della farina e va dedotto dal peso dello zucchero.

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