n 1 uovo poche q.b. sale di cervia 6 g tartufo bianco/nero 250 g Cipolla bianca 750 g Patate q.b. Sale fino q.b. Pepe nero Rosmarino n 3 cucchiai Olio extravergine d'oliva

E’ un piatto di origine francese (il suo nome è legato a quello di un famoso agronomo transalpino di nome Antoine Augustin Parmentier, vissuto nel 1700, a cui spetta il merito di aver dimostrato che la patata, importata dall’America, era commestibile e non velenosa come fino ad allora si era creduto).
Si dice, che sia nata due secoli fa proprio nei mercati agricoli d’oltralpe perchè preferita dalle persone che lavoravano all’aperto per la sua capacità di mantenersi calda a lungo.

Noi la proponiamo con il tuorlo d’uovo croccante e il tartufo!

Pelate le patate, lavatele e tagliatele a dadini. Mondate la cipolla , tritate finemente. Scaldate l’olio in una casseruola, versatevi la cipolla e fatela appassire dolcemente a fuoco lento. Salate e controllate che non prendano colore. 

Dopo cinque di minuti, unitevi le patate, mescolate e lasciatele insaporire per qualche minuto prima di bagnarle con il brodo caldo. Coprite e lasciate cuocere, a fuoco moderato, per circa mezz’ora poi frullate tutto al minipimmer.

Cuocere l’uovo intero a bassa temperatura a 62°C per un ora, lasciarlo raffreddare, aprire l’uovo e passare nel pane grattugiato.

Friggere l’uovo a 180°C in olio di semi per pochi secondi fino a doratura.

Nel piatto di portata sistemare la crema parmantier, adagiarvi sopra l’uovo condito con il sale di Cervia e coprire con le fettine di tartufo.

Ho 55 anni, pesarese d’origine e furlese d’adozione da 28 anni. Adoro il luogo dove vivo, a mio modesto parere è magicamente e semplicemente “il Furlo.” Da bambina frequentavo il ristorante del Furlo e questo paese con mio padre, adoravamo mangiare le tagliatelle al tartufo seduti al tavolo sotto la finestra nell’angolo della saletta adiacente all’entrata: un’immagine indelebile nel mio album dei ricordi. La sorte mi ha riportato a continuare questa storia d’amore per il cibo, di amore per le tradizioni e le cose autentiche. Oggi sono sempre Roberta, amo stare in sala per raccontare questa bella storia ai clienti, sono nuotatrice, adoro il rock anche quello più heavy, ma soprattutto amo la musica, tutta. Il mio gruppo preferito sono gli Avenged Sevenfold, amo leggere libri di ogni genere, soprattutto romanzi d’amore. Adoro Totò e tutti i suoi film, ho paura delle montagne russe e di “volare”, però ammiro chi lo fa. Sono mamma di due figli, Giorgia e Andrea, cerco di fare del mio meglio, ho velleità di essere una mamma moderna, mi ritrovo ad essere italianissima, ma aperta sul mondo. Sono sommelier professionista e adoro ostriche e Champagne! Sono schiava dell’amore ed in questo tempo sulla terra cerco di trovare le ali che mi permetteranno di superare la paura di volare in piena libertà radicandomi sempre di più nel rispetto della mia natura, del mio lavoro e dei miei affetti. Oggi, voglio continuare a lavorare all’Antico Furlo qualificando il tempo che dedico al lavoro al meglio, voglio trasmettere gioia e positività pensando che siamo esseri in continua trasformazione.

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