Come tutte le festività, anche quella del ferragosto, per  chi lavora in cucina ha un sapore diverso.

Il ferragosto rappresenta una giornata impegnativa che ipoteticamente da sempre segna la fine della stagione estiva.

Ma quali sono le tradizioni di questa festa, lo sapete???

Ecco qualche informazione in più…

Ma soprattutto BUON FERRAGOSTO 🙂

Se guardate sul calendario al 15 di agosto troverete l’Assunzione della Santissima Vergine.
Quel giorno la Chiesa festeggia Maria madre di Gesù accolta in Paradiso.

Segnalata la curiosità che soltanto nel 1950 l’evento ha ricevuto il sigillo di dogma, passiamo a capirne qualcosa di questa data estiva, che per la maggior parte di noi è l’apoteosi delle vacanze!

Ferragosto è parola di origine latina, deriva infatti da “Feriae Augusti”, che significa “riposo di Agosto”.

Nel mese di agosto venivano raccolti i cereali e quindi nell’antica Roma si festeggiava la fine dei principali lavori agricoli.
Ovvio che tale data nell’agricola Italia fosse motivo di grandi festeggiamenti e gli stessi animali da tiro (cavalli, asini e muli) si godevano la giornata di riposo, bardati con fiori.

Nel giorno di Ferragosto i lavoratori ricevevano una mancia dal padrone, gratifica che nel Rinascimento venne resa obbligatoria per decreto pontificio e chissà che l’attuale tredicesima non ne sia la moderna derivazione…

Già a Roma esistevano i Consualia, periodo di festa e riposo in onore di Conso, divinità protettrice dell’agricoltura.

Processione Ferragosto a Roccantica (Roma)Nel 18 a.c., con l’inizio dell’età imperiale, i Consualia divennero Augustali, in onore dell’imperatore Ottaviano Augusto.

Fortemente radicata nella tradizione pagana, la festività del Ferragosto fu poi riciclata dalla Chiesa, che, come per altre feste pagane, provò prima a sopprimerle per poi ammantarle di cristianità.

Al giorno d’oggi Ferragosto è per definizione la giornata della vacanza, dell’escursione, del week end lungo, insomma, a ferragosto bisogna leggere e andare a fare qualcosa!

L’impronta religiosa della festività si fa sentire nelle tante processioni religiose che si svolgono un po’ ovunque.

Solitamente la statua della Madonna viene portata in processione attraverso le stradine dei centri storici, sul mare, tra colori, suoni, fuochi e balli notturni sotto i cieli stellati del folklore regionale.

Da un lato la sacralità del 15 agosto dall’altra le scampagnate e i pic nic fuori porta per chi già non è in vacanza.

L’usanza di riferimento è quella della gita fuori porta (ricordiamo un provvedimento fascista che istituzionalizzava questo momento) associata a pic-nic, falò e grigliate, di carne in montagna, di pesce al mare.

Sia intorno al tavolo che intorno a una semplice tovaglia sdraiata sull’erba, non potranno mancare lasagne, pomodori col riso, insalate, torte rustiche, pasta al forno, melanzane alla parmigiana, crostate e cocomero fresco. A Roma il piatto di riferimento è il pollo in umido con i peperoni, mentre dalla Toscana al resto dell’Italia la vera ricetta di Ferragosto è quella del piccione arrosto, usanza che secondo alcuni deriverebbe addirittura dall’età carolingia. In Sicilia si prepara la caponata di melanzane, mentre in costiera Amalfitana non possono mancare gli Zitoni di Ferragosto, una pasta condita con sugo di pomodori freschi e secchi. E poi biscotti regionali di tutte le forme e le dimensioni.

 

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