“… di mare o d’entroterra, l’importante è essere metaurensi.La genialità e l’umorismo sono connaturati a chiunque attinge alla propria terra. Per cui resta radicato dove Dio t’ ha messo e i tuoi frutti, oltre che genuini, saranno sempre più saporiti”.
(Fabio Tombari)
Articolo curato da Sara Bracci
Voler rimanere legati alla tradizione, al sapere dei padri, alla naturale vocazione di una terra è una delle peculiarità che caratterizza Cignano fin dalla sua nascita: la data di fondazione della cantina si può far risalire ai primi anni sessanta quando due fratelli Antonio e Mario Bucchini, già legati alla mezzadria e all’agricoltura si avvicinano alla viticoltura.
Ora l’azienda è condotta dalla nuova generazione: di nuovo due fratelli Annibale e Fabio, che si definiscono “contadini evoluti da sempre e per sempre” essendo ormai giunti alla quarta generazione.
L’azienda acquisisce il suo nome dal toponimo del podere in cui prendono vita le sue viti e le altre coltivazioni, dal cuore di 13 ettari in cui si trovano tutt’ora ulivi di 300 anni: “Cignano” sembra derivare dalla trasformazione di termini latini legati alla presenza romana sul nostro territorio;ci troviamo, infatti, a Isola di Fano nella Vallata del Metauro, vicinissima all’antica Forum Semproni.
Anche nell’immagine simbolo e logo dell’azienda possiamo ritrovare questo legame con il passato e gli usi della tradizione agricola: la vite è rappresentata “maritata” cioè avvinghiata ad un albero così come era tipico fin dal tempo degli etruschi.
Questo uso aveva diverse funzioni come quella di difendere la vite dal bestiame al pascolo e forniva con la pianta maritata (che quasi sempre era o acero o olmo) foglie come cibo per il bestiame stesso.
Il territorio dell’Azienda è anche quello che da secoli è legato al nome del vitigno Biancame e del vino Bianchello del Metauro che ne deriva: la vallata del Metauro è stata teatro nel 207 a.C di una delle 10 battaglie della storia.
La Battaglia del Metauro, narra la leggenda, fu vinta dai Romani contro i Cartaginesi anche grazie a questo nettare divino che ne inebriò le truppe giunte da lontano: non a caso l’azienda sta continuando a puntare sempre più su questo vitigno e sulle sue potenzialità ancora inespresse.
I vitigni adottati dall’azienda sono soprattutto gli autoctoni del luogo come Bianchello del Metauro e Sangiovese dei Colli Pesaresi da cui derivano i 3 vini principali: “SanLeone”, Bianchello del Metauro Doc, “Bianco Assoluto”, sempre Bianchello del Metauro Doc ottenuto da uve selezionate in vigna e “Sottovento”, Colli Pesaresi Sangiovese Doc; prodotti sotto l’attenta guida dell’enologo Alberto Mazzoni.
Cignano, oltre ai prodotti sopraelencati produce uno Spumante Metodo Charmat e Olio Extravergine d’Oliva da varietà Frantoio e Raggiola.
Proprio di qualche giorno fa è l’importantissimo riconoscimento ottenuto dal SanLeone 2013 che si è aggiudicato la medaglia di bronzo all’International Wine Challenge di Londra dove è stato definito “Ricco e complesso; pulito, fresco ed equilibrato”.
Ma per Cignano ricevere importanti riconoscimenti non è una novità: lo scorso anno sempre il Bianchello del Metauro Doc SanLeone 2012 aveva ottenuto la medaglia d’argento al Concorso Mondiale dei vini di Bruxelles.
L’azienda è stata molto presente negli ultimi anni alla vita del territorio partecipando a iniziative ed eventi ed aprendo le porte della propria cantina e dei propri magnifici terreni in diverse occasioni come l’ormai consueto appuntamento di Cantine Aperte a fine maggio e da subito, nel 2013, ha appoggiato l’iniziativa della Staffetta del Bianchello.
In queste settimane si sta organizzando l’edizione 2015 di questi eventi che vedranno una collaborazione speciale legare in maniera ancora più forte la cantina al territorio e ai giovani che saranno i cuochi e i matre del futuro: per Cantine Aperte 2015 saranno i ragazzi dell’Istituto alberghiero di Piobbico coordinati dallo chef e docente Roberto Dormicchi ad abbinare preparazioni enogastronomiche a base di prodotti locali ai vini dell’azienda.
Anche per la Staffetta del Bianchello edizione 2015 che si svolgerà a Cignano il 28 Giugno la collaborazione con lo chef Roberto Dormicchi, che è anche l’ideatore del blog TrigliadiBosco, sarà determinante: professionalità, valore e grande rispetto delle materie prime incontreranno il vino ottenuto dai terreni dell’azienda e la Staffetta che vuole promuovere si un vino leggendario come il Bianchello del Metauro Doc, ma anche un modo di approcciarsi all’enoturismo in maniera più sostenibile e lenta.
In fondo, come diceva ancora una volta Fabio Tombari “solo conoscendo sé stessi si può essere universali” e questo Cignano lo sa bene!!!
Fabio e Annibale con Cignano vogliono trasmettere emozioni raccontando un territorio ricco di tradizioni e di storia nel quale si basa il futuro che vivono con orgoglio e serenità.
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